
Nelle giornate del 13 e 14 gennaio 2025, si è tenuto un ciclo di incontri tra le organizzazioni sindacali e Aran, con l’obiettivo di concludere il negoziato per il rinnovo del CCNL Sanità 2022/2024. Il contratto avrebbe riguardato oltre 580.000 lavoratrici e lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale, garantendo aumenti salariali, miglioramenti normativi e nuove tutele. Purtroppo, la trattativa si è interrotta. Non è stata raggiunta la rappresentatività necessaria del 51% per il no di FP CGIL, UIL FPL e Nursing Up, bloccando di fatto gli aumenti e i benefici conquistati. Il contratto avrebbe garantito aumenti stipendiali del 7%, pari a oltre 170 euro lordi al mese su 13 mensilità, insieme a ulteriori 90 euro annui pro capite per incrementare i fondi contrattuali. Tutte le indennità erano state rivalutate e aumentate grazie a specifici stanziamenti di legge, offrendo un concreto riconoscimento economico a chi lavora in prima linea. Inoltre, erano stati introdotti importanti strumenti per la sicurezza sul lavoro, come l’obbligo per le aziende di assumersi ogni onere di difesa legale in caso di aggressioni al personale. Il ccnl prevedeva anche misure significative per la qualità della vita lavorativa: il riconoscimento del buono pasto in smartworking, l’introduzione sperimentale della settimana corta, la proroga delle progressioni economiche in deroga e nuove tutele per il personale in età avanzata. Tra le conquiste più rilevanti, avevamo impedito la disapplicazione dell’OSS senior, ampliato l’accesso all’area EQ con la laurea triennale e garantito maglie più ampie per la libera professione extramuraria, oltre a garantire alle ostetriche le medesime indennità degli infermieri.


Scarica ora la locandina pdf e diffondila Una scelta, quella di CGIL, UIL e Nursing Up, che oltre a ritardare i negoziati 2025-2027, ha tolto soldi dalle tasche delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti per puro tatticismo, in vista delle RSU. Vadano ora in assemblea a spiegare ai lavoratori perché hanno negato gli aumenti, gli arretrati, le indennità e tutte le innovazioni normative conquistate con mesi di lavoro, giocando sulla pelle di 580mila addetti del settore. La firma avrebbe permesso stabilità economica e professionale per il personale sanitario, in un momento di inflazione e crisi. L’avvio della negoziazione per il CCNL 2025/2027, già finanziato dalle leggi di bilancio. Un SSN più attrattivo e capace di trattenere i migliori professionisti. MA IL NOSTRO IMPEGNO CONTINUA! CISL FP proseguirà la sua battaglia per difendere i diritti e il potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori, premendo su Governo e Parlamento per modificare i vincoli normativi che ostacolano il settore e accelerare il percorso per un nuovo contratto che garantisca dignità e tutele per tutti!


